Sapiens è dentro un sistema, il sistema da capire, di un'organizzazione, che ha una cultura professionale. All'interno di questa cultura c'è quella che potremmo chiamare filosofia: un modo di pensare e di fare le cose. La filosofia per applicare Sapiens si basa sull'idea che è necessario comprendere per agire, ed è formata da alcuni principi di base.
Nel dizionario della RAE esistono molti significati per la parola "principio", di cui ci interessa quello che la definisce come "base, origine, razionale su cui procede in qualunque materia", e quella che la definisce come "norma fondamentale o idea che governa il pensiero o il comportamento".
La nostra definizione di principio si riferisce alle nostre basi fondamentali per l'approccio della metodologia e, soprattutto, ad alcune norme o raccomandazioni per l'applicazione della metodologia. Non ci riferiamo a principi nel senso di valori, da un punto di vista etico o morale, anche se i nostri valori si riflettono anche nei principi Sapiens.
I principi nel loro insieme formano una filosofia per l'applicazione di Sapiens, e ognuno di essi è una regola da seguire ma sempre con flessibilità. Più che regole concrete da seguire in modo incrollabile, sono raccomandazioni generali, adattabili ad ogni situazione, sull'atteggiamento e il punto di vista che riteniamo sia bene mantenere durante tutto il lavoro di ricerca, perché aiuterà a capire.
In questi principi c'è un equilibrio tra due aspetti, che sono due facce della stessa medaglia. Da un lato c'è un volontà espansiva, una mente aperta, una predisposizione a sviluppare l'immaginazione. D'altra parte c'è un volontà di concrezione, con rigore e realismo.
Alcuni dei principi seguono una linea che dà priorità alla libertà, all'esplorazione e all'ampliamento degli orizzonti. Invece, altri principi seguono una linea di mantenere l'esplorazione e nuovi orizzonti all'interno della serietà e del realismo.
I principi per l'applicazione della metodologia Sapiens possono essere riassunti come segue: